Valerio Calò per un progetto di rivestimento cucina con le grandi lastre

Prima di eseguire progetti con le grandi lastre è necessario essere in possesso di un'adeguata formazione ed essere a conoscenza della normativa "UNI 11493" ad essi relativa. Essenziale è, inoltre, essere dotati degli attrezzi adeguati alla movimentazione, al taglio e alla posa, e dei prodotti idonei per la stuccatura e per la pulizia.

a cura di Chiara Poggi

Risulta quindi di fondamentale importanza rivolgersi ad un posatore qualificato. Grazie ad Assoposa, noi associati siamo continuamente in contatto, sia a livello nazionale che regionale, con i colleghi, così da confrontarci costantemente sui lavori eseguiti ed esporre eventuali dubbi o problematiche riscontrate in cantiere, per risolvere prontamente qualsiasi situazione ed offrire al cliente sempre il miglior servizio.

Altro supporto di fondamentale importanza è quello offerto da ingegneri, tecnici e dalle rivendite dei principali sponsor sostenitori di Assoposa: Mapei, Raimondi, Fila e Mapei. Con i suoi seminari e corsi di formazione, "Raimondi" è in grado migliorare e semplificare la vita del posatore, essendo sempre alla ricerca di innovativi metodi e attrezzi di posa. "Fila" invece dispone di una vasta gamma di prodotti eccellenti per la pulizia, protezione e manutenzione di pavimenti e rivestimenti.

Le grandi lastre sono alquanto versatili; con esse, infatti, si possono realizzare diversi lavori, tra cui rivestimenti di cucine, scale, davanzali per le finestre, realizzazione di lavabi per bagni o cucine, integrati nel piano cottura. A tal proposito, Mapei ha messo a punto il pannello multiuso "Mapeguard Board": un pannello molto versatile, leggero ed impermeabile che si presta molto bene alla creazione di strutture per cucine, riducendo di gran lunga il tempo di lavorazione in cantiere. Come si può facilmente intuire, questi lavori richiedono professionalità, impegno e pazienza.

Ad esempio, la scelta di grandi lastre "effetto marmo", con le sue tipiche venature, è molto complessa, in quanto non si ha margine di errore: ogni pezzo tagliato ha una "continuazione della venatura" e questo lo rende unico. Un'eventuale rottura della lastra, dovuta alle tensioni interne che durante il taglio possono bypassare l’incisione creata e rompersi in modo casuale, implica dispendio di tempo e denaro, poiché il lavoro andrebbe perso. Anche il rivestimento di una cucina o di una penisola richiede estrema precisione e concentrazione.

Occorre, innanzitutto, disporre in cantiere un'adeguata zona di lavoro ed individuare il modo migliore per movimentare le lastre, accertandosi che possano essere trasportate in sicurezza nel locale in cui verranno posate. Fatto questo, si procede con il lavaggio (la parte posteriore delle lastre potrebbe avere residui di ingobbio), e successivamente con il controllo qualità: non devono esserci difetti visivi. A questo punto si prosegue con il taglio. Occorre innanzitutto valutare come tagliare la lastra e stabilire, eventualmente, dove fare il taglio a 45° per creare gli angoli; successivamente, posare e stuccare. Anche la scelta dell’adesivo e degli stucchi richiede particolare impegno e attenzione. Noi, personalmente adoperiamo sempre materiali di altissima qualità.

Nello specifico: per l’assemblaggio dei pannelli, la scelta è ricaduta sul sigillante elastico "Mapeflex MS 40"; dove si è resa necessaria la bandella "Mapeguard ST"; incollata con adesivo elastico a rapido asciugamento "Mapeguard WP Adhesive Mapei"; per le lastre, invece, un adesivo alleggerito altamente deformabile "Ultralite flex S2 Mapei"; per la stuccatura, infine, un sigillante siliconico "Mapesil AC" e uno stucco epossidico "Kerapoxy Easy Design".

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