THE INSTANT OF CHANGE: How do materials taste?

L'installazione dell'artista e food designer Alessandra Pallotta invita a scoprire cosa accade quando il design diventa commestibile, in una serie di forme astratte condivisibili dal pubblico.

Con l'intervento della fotografa cinese Ting Tang. Alla sua quarta edizione, The Instant of Change torna negli spazi di via Molino delle Armi per la Milano Design Week 2024, dal 16 al 20 aprile. A cura di Luca A. Caizzi e in collaborazione con Ceramiche Caesar, QuadroDesign e Rexa.

Cosa accade quando il design diventa commestibile? In occasione della Milano Design Week 2024, Mo.1950 presenta nello showroom di via Molino delle Armi “The Instant of Change”. Giunto alla sua quarta edizione, il progetto a cura di Luca A. Caizzi continua a indagare la trasformazione della materia attraverso l'opera dell'artista e food designer Alessandra Pallotta. In un dialogo stimolante con i brand partner dello showroom Mo.1950, Pallotta si ispira ai colori delle nuove collezioni di Ceramiche Caesar, QuadroDesign e Rexa e crea le forme astratte SWEET PILLARS  e INTERPILLARS.

I tre imponenti pilastri bidimensionali di zucchero SWEET PILLARS, visibili al piano 0 e -1 dello showroom, sono l'esito di una ricerca estetica sul concetto di fondamenta e sul mito di Atlante, a ricordo delle colonne portanti che reggono le strutture architettoniche e che liberano idealmente gli uomini da immense fatiche.

“L’idea di allestimento si è costruita un po' alla volta. Sono partita dai colori, poi vedendo lo spazio dello showroom Mo.1950 ho ragionato in termini di dimensioni e successivamente sono arrivate le forme. Gli oggetti di arredo di uso quotidiano mi hanno introdotto al concetto di casa, di “fondamenta”, da lì sono arrivate le forme dei pilastri, elementi portanti di una casa. “Sweet Pillars”, pilastri di zucchero. Penso che il compito dei pilastri sia davvero faticoso e la dolcezza avrebbe alleviato la fatica”, racconta Alessandra Pallotta.

Con INTERPILLARS la ricerca sulla materia si approfondisce, scende nel dettaglio e si apre all'interazione con il pubblico. 20 sezioni di pilastro si svelano al piano 0 dello showroom, sul bancone della cucina, dando vita a un insieme di  forme diverse  disposte in orizzontale e verticale. Suggestivi oggetti scenici nei magnifici colori delle collezioni, a disposizione dei visitatori che possono osservarli, toccarli e giocarci.

“La parte d’interazione con il pubblico è un aspetto che ritorna molto di frequente nel mio lavoro, forse la parte che mi rispecchia di più. Mi interessa generare aggregazione e coinvolgere il pubblico a livello multisensoriale”, aggiunge Alessandra Pallotta.

A completare l’allestimento una serie di scatti fotografici creativi curati dalla fotografa cinese Ting Tang per cogliere dal vivo l’interazione tra i frammenti di materia INTERPILLARS e il pubblico. In un percorso sensoriale attraverso cui, insieme a Mo.1950 e ai brand partner e attraverso l'incontro fra arte e design, ognuno potrà trovare la sua personale risposta alla domanda “How do materials taste?”