Cerdisa Ricchetti, differenziarsi è un manifesto

Tile Italia ha partecipato all’esclusiva press preview del Gruppo tenutasi in estate a Milano, presso lo studio del celebre architetto ed interior designer Andrea Castrignano, per la presentazione del progetto SYN.

di Sara Falsetti

Stefano Storchi

Abbiamo colto l’occasione per intervistare Stefano Storchi, direttore marketing del Gruppo Cerdisa Ricchetti e mente del vento di cambiamento che sta soffiando sull’azienda, influendo grandemente sul posizionamento dei brand e sulle coraggiose scelte di design portate avanti nell’ultimo biennio.

TILE ITALIA: La vera sfida è prevedere gli scenari futuri, come è arrivato a immaginare il presente del Gruppo?

STEFANO STORCHI: Abbiamo ereditato marchi storici, forti di una cultura ceramica stratificata in decenni di intensa attività produttiva, e ci siamo chiesti come il prodotto potesse fare un ulteriore, significativo, salto di qualità.

Gli importanti investimenti tecnologici portati avanti negli ultimi anni sono stati il mezzo attraverso il quale prima immaginare, e poi produrre, la “nostra” ceramica del futuro, che ha visto la luce piena per la prima volta a Cersaie 2022, con la presentazione del concept “Now” e dello stand ad esso dedicato. È stato un momento fondamentale di svolta, dove la nostra nuova dialettica ha preso vita in una sorta di metaverso progettuale.

TILE ITALIA: Parliamo brevemente di queste tecnologie?

S. STORCHI: Cercando di semplificare il processo produttivo denominato "Material Design" che, in realtà, semplice non è e necessita del prezioso lavoro di maestranze estremamente qualificate, posso dire che “Touch To Digital - T2D” è una tecnologia “colla e graniglia” che consente di applicare la colla in trasparenza tramite stampa digitale e permette, in primis, di ricreare effetti lucidi quanto la barra di inchiostro glossy, ma meno intensi, più raffinati. Essa può essere abbinata ad una caduta di graniglia a secco posta immediatamente dopo la stampante digitale che va, ovviamente, ad attaccarsi solo dove è stata prevista colla dal file digitale.

Questo tipo di applicazione dona alla superficie infiniti effetti tridimensionali, può essere realizzata centrata o ad effetto, e può quindi creare macro-tracce o micro-pattern con raffinati effetti lucido-matt. Come se non bastasse, questa tecnologia permette di creare superfici spazzolate, satinate, lappate: a seconda delle lavorazioni possono essere conferiti alla piastrella aspetti tattili e visivi molto differenti, che donano sontuosi effetti alle superfici interessate.

L’altra tecnologia che ha rivoluzionato l’aspetto delle nostre collezioni è quella da noi definita “Gloss and Shine – G+S” e che consiste nella possibilità di ottenere un centraggio tra grafica conferita ad inchiostro e materia glossy, donando alla superficie raffinati giochi visivi lucidi e opachi.

Questa tecnologia è studiata per impreziosire la materia del fondo: il perfetto incastro fra la grafica disegnata dall’inchiostro e quella della colla, seguita da una caduta di fine graniglia di ultima generazione, permette di conferire uno spessore di importante rilievo alla superficie.

TILE ITALIA: Con una tale potenza di fuoco, l’unico limite è dato dalla fantasia…

S. STORCHI: Esatto! Volevamo affrancare la ceramica dalla mera riproduzione di altri materiali architettonici, per antonomasia il legno e le pietre naturali. Ci siamo posti l’obiettivo di andare oltre, e stupire la clientela con una materia che, mantenendo le eccellenti performance del gres porcellanato, potesse diventare un potente strumento narrativo.

Ci siamo ispirati alla natura nel suo senso più ampio, agli elementi, e abbiamo portato la sfida all’estremo… ecco che, a Cersaie 2023, presentiamo un fiume di acqua cristallina, con l’installazione “Syn”.

In questo contesto, non vi è volutamente null’altro che ceramica: tutto il panorama è saturo di materia che diventa, essa stessa, architettura e narrazione.

La collezione che ci ha permesso di ottenere questo ambizioso obiettivo è “Fluids”, caratterizzata da movimenti grafici resi grazie all’andamento sinuoso di inchiostri stesi in modo apparentemente casuale, ma in realtà controllato dall’ingegno umano tramite l’utilizzo empirico dell’Intelligenza Artificiale. Il risultato è una collezione “vetrina” che ricorda sia la fluidità ipnotica di una sostanza liquida come può essere l’acqua, sia l’iconografia e la vividezza cromatica dei cristalli liquidi. Natura e tecnologia, quindi, in perfetta simbiosi, per una sintesi creativa compiuta, e un’estetica meno artigianale ma più scientifica. E per questo così modernamente artistica, che si esprime in tutta la sua forza visiva attraverso grandi formati e una superficie estremamente brillante e profonda.

TILE ITALIA: La ceramica ritorna alla sua vera essenza: non più un “foglio da stampare” ma materia creativa, in continuo divenire.

S. STORCHI: In realtà, sì. È un ritorno al passato, ma carico di significati tutti nuovi, che noi abbiamo sintetizzato come “Natura Sintetica”, dove “sintetico” ha l’accezione positiva di compositivo, innovativo, creativo, libero da schemi e preconcetti, carico di possibilità di sperimentazione, plasmato dall’uomo per l’uomo.

Leggi l'intervista completa sul Tile Italia 3/2023

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