Rethink Marble: direzione sostenibilità per Margraf

Margraf, attiva dal 1906 nel comparto del marmo, annuncia l'avvio del nuovo modello di sviluppo sostenibile “Rethink Marble” basato sull'economia circolare che vede al centro della strategia aziendale il rispetto dell’ambiente e della persona oltre che la progressiva sostenibilità dell’intera filiera produttiva. L'iniziativa prevede una serie di azioni concrete che partono dallo sfruttamento degli sfridi della lavorazione dei blocchi e coinvolgono tutti i processi aziendali, dall’approvvigionamento energetico, passando per la riqualificazione delle cave fino alla rigenerazione di nuova materia prima per impreziosire spazi interni ed esterni.

Particolare attenzione viene rivolta all’unica cava esistente al mondo di Fior di Pesco Carnico®, materiale esclusivo Margraf, a Forni Avoltri (UD), dove sono stati avviati, dal 2008, importanti lavori di riqualificazione dell’area, attraverso la semina dell’erba e la piantumazione di oltre 2.000 alberi, oltre all’intervento di recupero di una sponda del torrente Degano. 

Per offrire ai propri clienti – architetti, progettisti o utente finale particolarmente esigente - finiture sempre più particolari e soluzioni sartoriali di interior design ad altissimo livello, l’Azienda ha deciso di puntare su nuove tecnologie produttive e avveniristici macchinari a controllo numerico che garantiscono risultati straordinari, basso consumo energetico e minor scarto di materiale. Per il loro utilizzo, l’headquarters di Chiampo (VI) si è dotato di 16.500 pannelli solari di ultima generazione che garantiscono il 35% del fabbisogno energetico di produzione, con 728.420 kg/anno di mancata emissione di CO2, equivalenti a 249,1 tonnellate di petrolio all’anno risparmiate.

Inoltre, per garantire un impatto ambientale minimo e per un maggior rispetto delle comunità locali, in tutti gli stabilimenti produttivi dell’azienda vicentina sono stati installati particolari depuratori di ultima generazione per il filtraggio di circa 183.000 m3 di acqua all’anno, consentendo così il riutilizzo delle risorse idriche richieste dagli impianti di lavorazione della pietra naturale.

Gli sfridi di produzione, ovvero circa 85.000 tonnellate all’anno di materiale derivanti dal taglio e dalla lavorazione dei blocchi, vengono attentamente selezionati, raccolti e lavorati da Margraf e i propri partner con l’obiettivo di generare nuova materia prima da utilizzare per la produzione di lastre, lavorati su misura e per altri impieghi, come per esempio in ambito edile.

Nello stabilimento Margraf Tiles di Badia Calavena (VR), la produzione delle marmette modulari o modulmarmo Margraf, soluzioni versatili e adatte a realizzare eleganti pavimenti e rivestimenti, è un chiaro esempio di strategia sostenibile intrapresa dall’Azienda. Infatti, i blocchi utilizzati per la produzione del modulmarmo sono i cosiddetti “informi”, ovvero blocchi di dimensioni ridotte che non potrebbero essere utilizzati per la produzione di lastre. L’azienda seleziona attentamente questi blocchi in cava, ottenendo così il massimo impiego del materiale estratto.

Inoltre, per l’imballaggio e la spedizione in tutto il mondo delle marmette modulari, Margraf utilizza da anni esclusivamente scatole di cartone e non di polistirene.

Infine, per certificare questo forte impegno in campo ambientale, l’Azienda è nella fase finale del processo per ottenere la Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14.001, rigida norma internazionale ad adesione volontaria che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale a 360 gradi.

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