Lo specchio delle meraviglie di Fabio Mazzeo architects

La sede dello studio multidisciplinare guidato dall’architetto Fabio Mazzeo sorprende gli ospiti con una caleidoscopica struttura riflettente
Dialogo fra un’installazione contemporanea e un palazzo romano del Rinascimento

(Roma – Ottobre 2022) - Roma, sede operativa di Fabio Mazzeo Architects. Nella vasta sala d’ingresso del palazzo seicentesco di via Giulia 167, una nuova, scenografica installazione riflettente accoglie e sorprende ospiti e visitatori.

L’effetto è magnetico, quasi straniante. Uno specchio delle meraviglie che, come nel celebre romanzo onirico di Lewis Carroll, accompagna in un mondo “altro” eccentrico e ricco di stimoli visivi dove, ispirandosi al viaggio di Alice, viene spontaneo credere all’impossibile.

La grande superficie specchiante a parete, 4,5 metri di larghezza per 4 metri di altezza, è volutamente scomposta in più sezioni, tutte semoventi. In un gioco di continui riflessi, la struttura catalizza lo spazio nelle sue molteplici angolature e prospettive, restituendone frammenti inaspettati in un’immagine caleidoscopica e cangiante. 

“Come in tutti i nostri progetti abbiamo lavorato con un approccio sartoriale, partendo dalle caratteristiche peculiari del contesto, per creare una scenografia che riuscisse a valorizzare un luogo dalla forte identità. Nella grande sala di 60 mq prevalgono i vuoti sui pieni. Le pareti, interamente decorate a mano, raffigurano un bosco di pini romani dipinti di bianco su base foglia d’argento, come una sorta di giardino d’inverno virtuale. Volevamo evitare sovrabbondanze ed eccessi. Da qui l’idea di un’installazione non autoritaria o impositiva, quanto piuttosto moderna e capace di entrare in sintonia con l’ambiente storico. Studiata e costruita per dialogare con gli interni e per orientare lo sguardo nello spazio, più che catturarlo”, racconta Fabio Mazzeo, art director di Fabio Mazzeo Architects.

L’installazione fronteggia e restituisce l’immagine di un altro prezioso specchio di epoca rinascimentale, sperimentando una rispettosa convivenza stilistica tra opere distanti 500 anni.

Altro pezzo di spicco nella sala, coinvolto nei mutevoli riflessi, un imponente tavolo scultura disegnato da Fabio Mazzeo Architecs.

Estetica e funzionale allo stesso tempo, l’installazione è integrata con un monitor con tecnologia mirror screen, che arricchisce di suggestioni visive la superficie riflettente e viene utilizzato dal team per le presentazioni ai clienti.

Il fondale rivestito in foglia d’oro combinato con la retroilluminazione esaltano le fratture dello specchio concepito come un oggetto semi dinamico. Sembra quasi di percepire una corrente interna, un’energia sotterranea pulsante, la stessa che anima il team di Fabio Mazzeo Architects. Un collettivo creativo dove ogni talento, con la supervisione attenta e carismatica di Fabio Mazzeo, è libero di esprimersi. Ed è questo lavoro corale che ha dato forma all’installazione coinvolgendo artisti, pittori e artigiani che da anni collaborano con lo studio, come in un laboratorio neo-rinascimentale.

Fra arte, architettura e design, un’opera che racconta il modo di essere e progettare di Fabio Mazzeo Architects, invitando ad attraversare uno specchio oltre il quale immaginare e vivere nuove, emozionanti visioni di bellezza.