Ditmas House, una casa retrò pop a Brooklyn

Shakespeare Gordon Studio firma il rinnovamento di una residenza storica in cui materiali e colori sono chiamati a marcare le soglie, attribuendo identità agli spazi domestici. Nel cuore del quartiere di Ditmas Park, a Brooklyn, lo studio Shakespeare Gordon firma la ristrutturazione di una residenza storica, trasformando una struttura segmentata e poco funzionale in una casa luminosa e accogliente, in cui materiali naturali e cromie decise dialogano in perfetto equilibrio.
Quando Amy Shakespeare e Mark Gordon hanno acquistato l’abitazione, si sono trovati di fronte a una sfida complessa: nel corso dei decenni, gli spazi erano stati suddivisi in stanze anguste e poco luminose, perdendo l’ariosità tipica delle case d’epoca. Invece di intervenire sugli ambienti principali, come solitamente avviene nei progetti di ristrutturazione, hanno deciso di partire dall’attico, definendo un nuovo linguaggio architettonico che ha poi guidato l’intervento su tutta la casa.
Tradizionalmente, l’attico viene considerato un ambiente residuale, spesso destinato a deposito o lasciato inutilizzato a causa delle altezze ridotte e delle geometrie irregolari. Tuttavia, in Ditmas House è stato reinterpretato come un’area centrale e vitale, trasformandolo in una suite padronale che combina funzionalità, luce naturale e soluzioni su misura.
L’attico, che si estende per tutta la larghezza della casa, è stato concepito come uno spazio arioso e versatile, in cui gli elementi architettonici diventano parte integrante del progetto d’arredo. Il soffitto è rivestito in doghe bianche, mentre le pareti alternano pannelli di compensato naturale a superfici bianche, creando un contrasto materico equilibrato.
Gli arredi sono stati disegnati su misura per massimizzare lo spazio e integrare soluzioni contenitive senza appesantire l’ambiente: armadiature, librerie e una scrivania progettata per lo studio di Mark si inseriscono con naturalezza nella struttura della stanza. Due grandi pannelli scorrevoli in tonalità di rosso segnano le soglie tra gli ambienti: il primo delimita l’ingresso alla suite, il secondo introduce al bagno en suite, in cui si trova uno degli elementi più caratterizzanti del progetto.
Il bagno è infatti concepito come un contrappunto cromatico rispetto alla sobrietà dell’attico: la doccia, incastonata sotto la falda del tetto, è definita da un volume a prisma triangolare rivestito in vivaci piastrelle gialle. Un espediente progettuale che non solo enfatizza la geometria dell’ambiente, ma sfrutta anche la luce zenitale proveniente dal lucernario per amplificare il gioco di riflessi e colori.
L’approccio adottato per l’attico è stato declinato con coerenza anche nei restanti ambienti della casa. Il piano nobile e la zona giorno si caratterizzano per un uso sapiente del colore, con una palette cromatica che differenzia le funzioni degli spazi senza mai risultare invasiva.
In cucina, la collaborazione con Reform ha permesso di rivestire i moduli contenitivi con pannelli in linoleum in quattro tonalità vibranti, mentre il rovere naturale, materiale ricorrente nel progetto, avvolge colonne, librerie e il volume del bancone della cucina, rivestito in terrazzo. Questo stesso legno ritorna anche nella zona giorno e nella biblioteca, creando un filo conduttore materico tra i diversi ambienti.
Anche nei bagni l’uso del materiale è strategico: nella stanza al secondo piano, le pareti e il soffitto sono rivestiti in cedro naturale, in contrasto con una pavimentazione in piastrelle esagonali multicolore che aggiunge un tocco di dinamismo all’ambiente.
Dalla luminosità dell’attico alla raffinata armonia della zona giorno, ogni spazio di Ditmas House è stato concepito per rispondere alle esigenze della vita contemporanea, senza perdere il fascino di una dimora storica.
Ph. David Gilbert, Katherine Marks