Design contemporaneo “con un tocco Western”

All’inizio del 2020, la società immobiliare texana Jackson Shaw ha avuto l’idea di realizzare una scenografica scultura al centro di una pavimentazione in mosaico per accogliere gli ospiti in arrivo all’Antonio Catalan (AC) Marriott Hotel di Fort Worth.

Frutto di una delle numerose collaborazioni prestigiose tra il presidente di AC Hotels Antonio Catalan e Marriott International, l’hotel da 252 camere e 16 piani sarebbe stato il primo albergo della catena ad essere costruito nella città. Con la sua posizione strategica nella vivace Sundance Square in pieno centro storico, l’hotel avrebbe adottato un design classico ma moderno con anima europea e radici spagnole, in piena sintonia con la tradizione di Fort Worth.

Una scultura materica

A dirigere il progetto creativo, l’affermata designer specializzata in mosaici Julie Richey, proprietaria di Julie Richey Mosaics. La richiesta principale di Jackson Shaw era che l’opera avesse un “design contemporaneo con un tocco Western” in armonia con l’atmosfera degli spazi interni dell’hotel.

Ispirandosi a M.L. Leddy, un produttore locale di stivali tradizionali in pelle stile cowboy situato negli storici Stockyards di Fort Worth, Richey ha avuto l’idea di realizzare una pavimentazione in mosaico di dimensioni 3 x 3,4 metri ubicata all’esterno dell’ingresso. Al centro di questa pavimentazione si sarebbe poi collocata una struttura a colonna denominata Pamplona Rose con una superficie di 7,23 metri quadrati ispirata alla lavorazione del pellame in stile rosa spagnola e alle cuciture a raggiera tipiche degli stivali da cowboy.

Con più di 30 anni di esperienza nella creazione di opere d’arte in mosaico personalizzate e un portfolio di progetti prestigiosi in tutto il mondo, Richey era consapevole che un progetto di questa portata avrebbe necessitato di prodotti affidabili e con alte prestazioni.

“Ho sempre ottenuto ottimi risultati con i prodotti LATICRETE e mi fido della loro qualità. Quando si lavora su progetti in mosaico in ambito commerciale o residenziale, tutte le volte si devono affrontare sfide diverse a seconda del luogo, della destinazione d’uso, dei materiali, e così via. In ogni situazione, l’assistenza tecnica di LATICRETE si è rivelata un partner essenziale per capire quali materiali funzionano meglio in una determinata applicazione”, ha raccontato Richey.

Il progetto si sarebbe svolto in due fasi: prima la realizzazione del pavimento in mosaico, ispirato al disegno delle cuciture decorative degli stivali da cowboy, intorno a porzioni di lastra di gres porcellanato Neolith tagliate a getto d’acqua; e poi la costruzione della colonna stessa, una struttura in vetroresina alta 2,4 metri rivestita di tessere di mosaico. In totale, il progetto prevedeva più di 90,7 chilogrammi di mosaici di vetro in 35 colori diversi.

Sfide tecniche
  • Condizioni esterne: Poiché la pavimentazione in mosaico si trovava all’esterno dell’ingresso dell’albergo e vicino al chiosco dei parcheggiatori, i materiali dovevano essere resistenti alle intemperie e al calpestio intenso nonché al trascinamento delle ruote delle valigie. E dal momento che anche la colonna doveva essere resistente alle intemperie, è stato necessario realizzare una struttura in vetroresina montata su una intelaiatura in acciaio prima di poter posare le tessere del mosaico.
  • Problemi di compatibilità: Il tipo di mosaico scelto per la colonna consisteva in smalti veneziani tradizionali realizzati da Mosaicos Venecianos de México a Cuernavaca, ma il collante tradizionale non sarebbe stato compatibile con un sottofondo in vetroresina. Inoltre, a causa della superficie ondulata della struttura, i mosaici non potevano essere realizzati in un foglio continuo ma dovevano essere creati come elementi singoli.
La realizzazione e le soluzioni LATICRETE

Richey ha iniziato a realizzare il pavimento usando mosaici in gres porcellanato non smaltato di dimensioni 2,5 per 5 cm come bordature delle porzioni di ceramica di dimensioni maggiori. I mosaici sono stati ricoperti da nastro adesivo trasparente e numerati per il montaggio successivo. Dopo la posa in opera dei mosaici, è stato applicato lo stucco SPECTRALOCK® PRO Premium Grout. Progettato per l’utilizzo con piastrelle di ceramica, piastrelle di vetro e pietra naturale in ambito residenziale e commerciale, lo stucco SPECTRALOCK® PRO Premium Grout offre prestazioni superiori anti-scivolamento verticale nonché resistenza alle macchie e uniformità di colore impareggiabili per una finitura omogenea senza aloni o ombreggiature. Richey ha fatto trasportare le singole porzioni di pavimento fino all’albergo e ha poi partecipato alla posa del porcellanato Neolith e del pavimento in mosaico insieme ai tecnici della Sigma Marble di Dallas.

Erano previste luci ad incasso attorno alla base della scultura, quindi ai posatori di Sigma Marble è stato assegnato il difficile compito di tracciare la posizione di ogni punto luce e di eseguire i fori nel fragile Neolith in modo da garantire un’aderenza perfetta. Usando la classica “tecnica del rossetto”, la squadra ha segnato la posizione dei fori strofinando del rossetto rosso sugli apparecchi stessi e poi trasferendo i segni su un foglio di plastica ondulata Coreplast in modo da poter tracciare la posizione dei fori sul pavimento in Neolith. Dopo il tracciamento della posizione dei punti luce e la posa dei fragili pezzi di lastra Neolith e i giunti di dilatazione, il pavimento in mosaico è stato sigillato con LATASIL™, un sigillante 100% siliconico monocomponente a reticolazione neutra e ad alte prestazioni, progettato per l’utilizzo con piastrelle in ceramica e pietra.

Completata la pavimentazione decorativa, Richey ha iniziato a lavorare sul disegno del mosaico per la colonna Pamplona Rose mentre aspettava l’arrivo della struttura fisica. Blue Genie, l’azienda di Austin scelta per realizzare sia l’intelaiatura interna in acciaio che la struttura in vetroresina, si è basata sul modello creato da Richey per realizzare la struttura alta 2,4 metri che sarebbe stata rivestita di mosaici in smalti veneziani in omaggio alle origini spagnole del marchio dell’hotel.

Dato la natura insolita del materiale utilizzato per realizzare la base della scultura, Richey si è rivolta agli esperti tecnici di LATICRETE prima di scegliere il collante. Sapendo che i tradizionali adesivi cementizi non sono compatibili con la vetroresina, soprattutto in ambienti esterni, i rappresentanti di LATICRETE hanno suggerito l’utilizzo di LATAPOXY® 300 Adhesive, un adesivo epossidico tricomponente con elevata resistenza chimica, che si stende facilmente e aderisce tenacemente a fondi difficili come questo. Dopo qualche esperimento e molti calcoli per determinare le proporzioni corrette per il LATAPOXY 300 Adhesive, è iniziato il lavoro di posa dei mosaici sulla struttura in vetroresina. Il lavoro è durato 600 ore in un periodo di sette settimane. Si sono organizzati turni di tre o quattro ore per sfruttare al massimo il breve tempo di apertura dell’adesivo epossidico, permettendo così alle squadre di applicare il mosaico per circa 90 minuti prima che l’adesivo essiccasse. Ogni porzione di mosaico doveva anche essere fissata alla vetroresina usando del nastro adesivo per evitare lo scivolamento verticale mentre l’adesivo si asciugava.

Per stuccare e sigillare i mosaici della struttura, un lavoro eseguito dai tecnici di Sigma Marble, Richey ha scelto SPECTRALOCK® PRO Premium Grout insieme a LATASIL.

“Ho sempre ottenuto ottimi risultati con i prodotti LATICRETE e mi fido della loro qualità.Quando si lavora su progetti in mosaico in ambito commerciale o residenziale, tutte le volte si devono affrontare sfide diverse a seconda del luogo, della destinazione d’uso, dei materiali, e così via. In ogni situazione, l’assistenza tecnica di LATICRETE si è rivelata uno strumento essenziale che mi aiuta a capire quali materiali funzionano meglio in una determinata applicazione”

Julie Richey - Julie Richey Mosaics

Riviste