A San Francisco, la trasformazione di una casa "dalla A alla Z"

Nel fulcro residenziale di San Francisco, una casa degli anni 30 diventa abitazione di nuova generazione dal cuore progettuale ingegnoso, grazie al ripensamento e all’estensione scenografica dello spazio adoperata attraverso la moltiplicazione in scala delle parti della pianta originale ad A, dilatate seguendo un asse Z distorto.

Il risultato è una struttura sviluppata su due livelli in grado di catturare panorami differenti e caratterizzata dall’integrazione tra vecchio e nuovo il cui confine risulta quasi interamente assente.

Progettata dallo studio americano SAW // Spiegel Aihara Workshop, Casa “A-to-Z” – così nominata per via del suo layout, si è aggiudicata quest’anno un prestigioso Architecture Award conferito dal dipartimento di San Francisco dell’American Institute of Architects (AIASF).

A-to-Z House propone un'alternativa interessante agli approcci convenzionali di estensione di un contesto abitativo obsoleto, in particolare raffrontato con il contesto territoriale circostante.

Arroccato su una collina nella zona di Golden Gate Heights, l’edificio preesistente consisteva infatti in una banale costruzione vernacolare risalente al 1934 che non è stata in grado, nemmeno recentemente, di trarre vantaggio della spettacolare vista sulla baia e sulle attrazioni adiacenti quali Sutro Tower e Golden Gate Park.

La filosofia architettonica dei progettisti, fondata sul potere trasformativo del buon design, ha condotto al rinnovo degli spazi e al riposizionamento dei volumi per valorizzare le aperture con vista sull’esterno e assecondare le esigenze di funzionalità della committenza.

Piuttosto che sostituire o aggiungere semplicemente nuove porzioni alla struttura, la strategia A-to-Z adottata si è infatti concentrata sulla trasformazione della pianta, riducendo, ripetendo e manipolando le parti già presenti per ottenere un’abitazione di stampo moderno, dinamica e perfettamente calata nell’ambito territoriale in cui si colloca. 

In concomitanza con la zona giorno, compare ora una nuova struttura con tetto spiovente, leggermente sporta verso la strada con l’obiettivo di scomporre il volume complessivo per alleggerirne l’impatto visivo.

Qui, una schiera di finestre interamente apribili avvolge i due lati adiacenti dell'edificio per sfruttare le vedute panoramiche a 180°. All'interno, le variazioni di livello delle pavimentazioni e dell'altezza dei soffitti offrono molteplici modi per fruire e sperimentare i differenti punti di vista. Inoltre, in corrispondenza con l’affacciarsi sul giardino posteriore accuratamente terrazzato, la nuova struttura a sbalzo si contorce e si snoda intorno alla sala da pranzo. 

*Credits

Location: San Francisco, CA

Architetto: Dan Spiegel, SAW

Architetto paesaggista: Megumi Aihara, SAW

Collaboratori del progetto: Dustin Stephens, Monica Sanga, Osma Dossani 

Ingegneria strutturale: Strandberg Engineering

Completamento: 2016

Fotografie: Bruce Damonte