Architettura e design

Puzzle Tirana: villaggio metropolitano verticale

A Tirana, una nuova torre firmata NOA racconta le rapide trasformazioni della capitale albanese. La casa con tetto a capanna, archetipo del villaggio rurale, viene moltiplicata e sovrapposta in una composizione verticale vertiginosa, simile a un puzzle a cui va aggiunto ancora l’ultimo pezzo, riflettendo così il passato e il futuro tutto da scrivere della città.

Nell’ultimo secolo Tirana ha sperimentato veloci mutazioni urbanistiche: scelta come capitale nel 1920, l’architettura della città è stata spesso strumento di propaganda politica. Con la caduta del regime comunista nel 1991, l’espansione urbana ha subito un’accelerazione, in molti casi non pianificata. L’elezione di Edi Rama, prima come sindaco nel 2000 e poi come Primo Ministro nel 2013, ha traghettato Tirana e l’intero paese in un periodo di grande rinnovo urbano e apertura internazionale, che ha coinvolto un importante afflusso di architetti di fama internazionale. È in questo contesto che NOA ha ricevuto l’incarico di progettare un nuovo edificio in Rruga Medar Shtylla, nella parte sud-occidentale della città, a poca distanza dal lago cittadino.

“Passeggiando per Tirana, ho percepito una città dal passato ricco ma turbolento, visibile in frammenti architettonici molto diversi fra loro. Mi è sembrata una specie di puzzle, in cui nuovo e vecchio mondo coesistono in un affascinante gioco di contrasti” afferma Lukas Rungger, architetto e NOA founder.

Il progetto sorge su un lotto rettangolare di 75 x 25 metri, in un’area densamente costruita, dove edifici di dieci piani si alternano ad abitazioni di due o tre livelli, una situazione non insolita a Tirana. Il nuovo edificio, a destinazione d’uso mista, sostituirà quello attualmente presente e ospiterà circa 160 appartamenti di diverse metrature (da 70 a 130 m²), un hotel e un’ampia area commerciale.

L’idea alla base del concept architettonico è stata di rappresentare il passaggio dalla vita in case rurali a quella in appartamenti urbani, un cambiamento che simboleggia la rapida crescita della città. Il nuovo progetto si sviluppa così verticalmente diventando un emblematico villaggio metropolitano.

“Nel nostro progetto abbiamo voluto raccontare l’incontro/scontro tra ruralità e urbanità, attingendo a elementi di entrambi. Abbiamo disegnato un nucleo estremamente razionale e ottimizzato, capace di ospitare diverse tipologie di spazi, mentre la facciata è votata al dinamismo estremo, un caos apparente dove però ogni pezzo è al suo posto” continua Lukas Rungger.

Nasce così Puzzle Tirana, una torre in cui i quattro fronti sono caratterizzati da una composizione vivace e diversificata di moduli a forma di casa con tetto a capanna, aggettanti da 0,5 a 3 metri. Realizzati in colorazioni diverse, questi moduli si differenziano anche per forma, orientamento del tetto, numero e dimensione delle aperture.

“Le case/facciata funzionano come pezzi di un puzzle,” spiega Lukas Rungger. “Si incastrano l’una nell’altra ruotando fino a fare ‘click’ nella struttura.”

Questo villaggio verticale non è un puro elemento formale: ogni modulo rappresenta uno spazio extra per appartamenti e aree commerciali. È uno spazio ibrido, tra interno ed esterno, che può ospitare infinite funzioni diverse: giardini pensili, logge, cinema all'aperto, vasche, saune, aree barbeque... Le quattro facciate dell’edificio hanno la stessa valenza gerarchica, permettendo alla torre di interfacciarsi equamente verso il contesto urbano circostante. Un ingresso a sezione triangolare marca l’entrata del centro commerciale su Rruga Medar Shtylla.

“Gli elementi di facciata si estendono fino all’interno dell’edificio” aggiunge Andrea Dal Negro, architetto che segue il progetto. “I fronti della corte interna, che si sviluppa sui primi due piani dedicati all’area commerciale, sono anch’essi delle case rovesciate che delimitano gli spazi di circolazione.”

Le facciate sono ulteriormente arricchite dall’innesto, sulle fasce sporgenti dei moduli, di piante e arbusti locali. Nei primi due piani, questo giardino pensile si completa con opere scultoree, dando vita a un vero e proprio percorso artistico lungo la facciata.

“Tra l’8° e l’11° piano, un grande vuoto, sagomato come una casa anch’essa ruotata, attraversa la facciata da lato a lato, aggiungendo un elemento inaspettato al progetto, un vuoto volumetrico, quasi come fosse il pezzo mancante del puzzle” conclude Andrea Dal Negro.

La distribuzione funzionale si sviluppa verticalmente: i parcheggi sono sotterranei, i primi due piani ospitano l’area commerciale, dal 2° al 6° piano vi è una combinazione di hotel e appartamenti, mentre dal 7° al 16° si trovano solo appartamenti (158 unità totali). La torre si chiude con tre piani dedicati alle cinque penthouse, ciascuna ospitata in un volume singolo, immerso in un giardino lussureggiante a 58 metri di altezza sopra i tetti di Tirana.

Il progetto ha ottenuto l’approvazione preliminare del design ed entra ora in fase di progettazione esecutiva.

© NOA Atelier4

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